Sicuramente tanti di voi avranno sentito qualche amico, parente o collega parlare di “reflusso” con un termine generico legato a sintomi e storie molto diverse fra loro.
Infatti, questa patologia si può riscontrare in pazienti di ogni età e manifestarsi con quadri variabili.
Quali sono i sintomi?
I sintomi possono essere disturbi della voce, tosse secca persistente o che si presenta a cicli regolari, necessità di schiarirsi la voce, sensazione di globo faringolaringeo e disturbi della deglutizione.
Spesso il reflusso laringofaringeo non implica direttamente che si percepiscano disturbi gastrici o alle basse vie digestive come pirosi (bruciore) o dolori allo stomaco.
A chi rivolgersi?
L’inquadramento diagnostico viene fatto generalmente prima dallo specialista otorinolaringoiatra in quanto i distretti maggiormente interessati sono quelli delle vie aereo digestive superiori (faringe, laringe e talora anche orecchio medio e cavità nasali).
Come viene trattata?
Il trattamento in caso di reflusso laringofaringeo, prevede una terapia medica mirata che si basa sull’obiettività, sulla storia del paziente e sui sintomi specifici in aggiunta ad una dieta adeguata.
Trovano inoltre grande utilità trattamenti di medicina complementare quali agopuntura e altre valutazione come quella dell’osteopata.
Una malattia a 360 gradi, che coinvolge molti specialisti e con sintomi a volte sottovalutati.
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