differenza-orecchio-medio-e-orechcio-esterno

Lo sapevate che..

Oggi voglio raccontarvi una cosa,
mi capita spesso di visitare pazienti che arrivano in ambulatorio convinti di avere un problema che invece nulla ha a che vedere con i sintomi che presentano. Mi chiedono un rimedio preciso per qualcosa che in realtà non c’è!

Questo accade perché si hanno a volte convinzioni dettate da una “disinformazione” diffusa su patologie di carattere comune.

In questa, chiamiamola “rubrica” mi piacerebbe spiegarvi alcune cose riguardanti la sfera otorinolaringoiatrica che per noi specialisti possono essere scontate e “banali” mentre per chiunque altro potrebbero risultare curiose ed interessanti.

Oggi vorrei parlarvi in sintesi della differenza fra orecchio esterno ed orecchio medio. 

Molti pazienti arrivano in ambulatorio dicendo di aver avuto un forte raffreddore che ha determinato una chiusura delle orecchie per accumulo abnorme di cerume.

apparatouditivo

Occorre fare una premessa anatomica:
quel piccolo canale che potete toccare con un dito a livello del padiglione auricolare è il condotto uditivo esterno, una canale osteo-cartilagineo, rivestito da cute, che termina “a fondo cieco” con la membrana del timpano (vedi figura). All’interno del condotto uditivo esterno si accumula il cerume.
Quest’ultimo viene prodotto da ognuno di noi in quantità variabile e viene veicolato verso l’esterno. Ci sono condizioni in cui il condotto uditivo è più stretto o tortuoso ed il cerume prodotto si accumula formando un tappo.

Oltre la membrana del timpano troviamo la cassa del timpano, una minuscola cavità contentente il fulcro dell’apparata uditivo. Questa cavità comunica con il fondo del naso attraverso un canalicolo che è chiamato Tuba di Eustachio.

In caso di forte raffreddore o congestione nasale le secrezioni (mucos – catarro) nasali possono arrivare sino alla cassa del timpano e riempirla determinando così una sensazione di orecchio chiuso.
Può inoltre accadere che quella tuba di eustachio si infiammi e si chiuda parzialmente determinando quindi ovattamento auricolare e dolore.

Capite dunque che le due realtà prese in considerazione sono ben distinte e non c’è correlazione fra le sindromi da raffreddamento e la produzione di cerume , fermo restando che le due cose possono coesistere!

È sempre importante in caso di sensazione di calo uditivo o di orecchio chiuso la visita dapprima dal medico Curante e successivamente dallo specialista otorino per poter inquadrare il caso e determinare la giusta terapia (ad esempio se si chiude l’orecchio per un raffreddore è quasi sempre inutile applicare gocce che sciolgono il cerume all’interno del condotto uditivo esterno!)

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Dr.ssa Valentina Casoli, otorinolaringoiatra